Da queste considerazioni, nate dalle riflessioni di operatori, artisti ed esperti portatori di esperienza diretta, deriva la necessità di condividere le proposte di modifica ai criteri contenuti nel D.M. 1 luglio 2014, affinché ne consegua un sistema effettivamente in grado di agevolare l’accesso al riconoscimento ministeriale. Se valutato con parametri non idonei, misurati sulle caratteristiche del circo tradizionale, il circo contemporaneo/circo teatro poche possibilità di entrare nel programma di sostegno del FUS.
All’interno del settore Circhi e Spettacolo Viaggiante potranno essere aggiunte nuove categorie con proprie specificità ed esigenze, adeguate alle molteplici realtà del circo contemporaneo/circo teatro, che si distinguono dalle imprese circensi tradizionali, con la finalità di veicolarne lo sviluppo.
Il dialogo e la collaborazione tra produzione, distribuzione, promozione e formazione dovranno essere il vero impulso di crescita di un’arte che, come sottolineato precedentemente, ha bisogno di essere riconosciuta e di avere la giusta visibilità. Le forze dovranno procedere su binari paralleli che si intersecano con l’obiettivo comune di valorizzare le arti circensi e di riconoscere l’importanza della ricerca all’interno del settore.
La legge dovrà rimettere al centro gli artisti, il lavoro e l’occupazione, facilitare le azioni di sistema, i progetti di rete, allineare la capacità produttiva con quella distributiva, promuovere il rapporto con il MIUR, riaffermando il valore educativo e formativo delle arti in generale e del circo in particolare, come strumento di crescita personale e sociale.
Per raggiungere questi obiettivi proponiamo di trasformare alcuni criteri che di fatto hanno impedito alle compagnie circensi non tradizionali di accedere al riconoscimento e al conseguente contributo ministeriale, e ad altri operatori di agire con miglior chiarezza:
- introdurre la differenza tra imprese circensi, titolari di tendone e compagnie di circo contemporaneo/circo teatro, orientate principalmente verso le sale teatrali e i tendoni di dimensioni ridotte;
- non considerare il possesso del tendone come requisito per essere riconosciuti compagnia di circo contemporaneo/circo teatro e conseguentemente abolire la necessità di possedere la licenza;
- in conformità con le dimensioni e la capienza del tendone adeguare il numero delle persone assunte con un minimo di 5;
- per chi non possedesse un tendone considerare le giornate lavorative delle persone assunte, come avviene per le compagnie di teatro e di danza;
- incentivare la presenza delle compagnie presso i teatri;
- richiedere una normativa unitaria per l’allestimento dei tendoni presso i comuni italiani;
- riconoscere una percentuale di gratuità degli spettacoli di circo contemporaneo/circo teatro, come avviene per la danza;
- riformulare la griglia dei piani economici richiesti e le percentuali massime di spesa ammissibili in base alle specifiche attività ed esigenze di ciascun ambito (produzione, distribuzione, formazione, promozione);
- calendarizzare con più precisione i tempi di verifica delle domande, di comunicazione degli esiti, di erogazione degli anticipi e dei saldi.
In aggiunta a queste proposte più puntuali, a seguito di un’attenta valutazione in merito alle problematiche riscontrate dagli artisti, proponiamo che siano riservate alle compagnie di circo contemporaneo/circo teatro le stesse modalità legate al sostegno alla produzione presenti nei settori teatro e danza. Tale sostegno dovrà altresì supportare attività specifiche e caratteristiche delle compagnie di circo quali le fasi di creazione, le strutture in cui vengono rappresentate le loro creazioni, l’intensa mobilità europea ed internazionale che le caratterizza.
Inoltre riteniamo fondamentale che si istituiscano degli strumenti per incentivare la diffusione degli spettacoli circensi, che costituisce la problematica maggiore riscontrata dagli artisti del settore, secondo i dati del Censimento Circo Italia. Distribuzione = 3,94. Media ponderata di una valutazione a scala crescente da 1 (valore più basso) a 5 (valore più alto).
Per favorire la nascita di un contesto fertile di confronto e crescita, si ritiene possa essere determinante istituire incentivi adeguati per lo studio e la documentazione in ambito circense, per accrescerne la produzione critica e teorica, nell’ottica che i linguaggi della contemporaneità debbano essere adeguatamente documentati e analizzati nel presente.
Consapevoli delle criticità attuative di queste proposte, legate ad un significativo sviluppo e una reale maturazione del settore, si auspica di poter inaugurare un tavolo di confronto diretto tra i rappresentanti del Ministero e i professionisti del settore per valutare attentamente gli strumenti e i parametri degli specifici incentivi.